Presentazione

 

Il caso della Nave Asilo Caracciolo

La storia della Nave Asilo “Caracciolo” e dell’innovativa esperienza condotta dall’educatrice Giulia Civita agli inizi del secolo scorso, viene raccontata attraverso una ricca raccolta di immagini fotografiche inedite esposte nelle sale del Museo del Mare in occasione della mostra ad essa dedicata.

La rievocazione di questa straordinaria esperienza rientra nel più ampio progetto del Museo del Mare “Per non perdere la memoria…”  che vuole ridare la giusta importanza al patrimonio culturale relativo al mare finora misconosciuto.
La memoria culturale che si vuole così rigenerare viene intesa come luogo dell’anima da cui accostarsi al passato, motivando i cittadini, giovani e adulti, alla più complessa conoscenza storica.
I materiali documentali raccolti andranno a costituire un archivio specialistico che consentirà di entrare in contatto con le tradizione marinare campane, quali tessere del grande mosaico della nostra cultura.

In questo caso partendo dalla Donazione al Museo del Mare di un archivio privato di fotografie è stato ricostruito un segmento della storia della città e ridato la giusta rivalutazione alla vita dei protagonisti “La signora Civita e i suoi Caracciolini”, sconosciuta ai più se non ai discendenti diretti dei protagonisti.

La Nave Asilo “ Caracciolo” venne istituita nei primi anni del secolo scorso con l’obiettivo di avviare alla vita professionale gli orfani e degli “scugnizzi” napoletani, indirizzando alcuni alla pesca, altri all’attività di marinai della marina militare e molti altri ancora alla vita “civile” della città.
L’elemento innovativo introdotto per la prima volta in una istituzione di questo tipo è l’attenzione posta alla ricostruzione della vita affettiva dei piccoli ospiti della scuola: l’educazione per la preparazione alla vita professionale non era più considerata l’unico strumento da fornire ma ne era indispensabile complemento la riproduzione di un ambiente accogliente che potesse in qualche forma colmare i vuoti affettivi degli orfani napoletani.


La ricerca completa intorno alla vicenda della Nave Asilo sarà oggetto di una apposita pubblicazione entro il 2009

 

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