CARTA NAUTICA


E' la proiezione di alcune parti del mare su un piano, per l'uso dei navigatori. Padre Fournier attribuisce l'invenzione delle carte nautiche, a Enrico, figlio di Giovanni di Portogallo; esse differiscono molto dalle carte geografiche terrestri, che non sono di nessuna utilità nella navigazione; a loro volta le carte nautiche non sono tutte dello stesso tipo: vi sono quelle chiamate carte piane, altre ridotte, altre carte di Mercatore, altre ancora carte del globo ecc.
Le carte piane sono quelle in cui i meridiani e i paralleli sono rappresentati da segmenti paralleli gli uni agli altri. Tolomeo le rifiutò nella sua geografia per gli errori cui sono soggette, benché possano 'essere utili ne' viaggi brevi. I loro difetti sono: 1) che, incontrandosi tutti i meridiani al polo, è assurdo rappresentarli, specie nelle grandi carte, con rette parallele; 2) che le carte piane rappresentano i gradi del differenti paralleli uguali a quelli dell'equatore e, di conseguenza, le distanze da est a ovest più grandi di quanto effettivamente siano; 3) che in una carta piana il vascello, fino a che tiene la stessa rotta, sembra far vela lungo un grande cerchio del globo, cosa del tutto falsa. Nonostante questi difetti delle carte piane, esse sono tuttavia abbastanza precise quando rappresentano solo un piccolo settore di mare o di terra: in questo caso possono essere di uso assai semplice e comodo. [...]
Carta ridotta o carta di riduzione: è quella in cui i meridiani sono rappresentati da rette convergenti ai poli e i paralleli da rette parallele una all'altra ma diseguali. Sembra dunque dalla sua costruzione che debba correggere gli errori delle carte piane. Ma poiché i paralleli dovrebbero incrociare in essa i meridiani ad angolo retto, ne consegue che anche tali carte sono difettose da questo punto di vista, poiché rappresentano i paralleli inclinati rispetto ai meridiani; ciò ha indotto a concepire un altro tipo di carta ridotta in cui i meridiani sono paralleli sia loro, ma i gradi diseguali: sono dette carte di Mercatore.
Carta di Mercatore: è quella in cui i meridiani e i paralleli sono rappresentati da rette parallele ma in cui i gradi dei meridiani sono diseguali e crescono sempre avvicinandosi al polo nella stessa misura in cui quelli dei paralleli decrescono sul globo; in questo modo mantengono fra loro la stessa proporzione che sul globo. Questa carta prende il nome dall'autore che l'ha proposta per primo e che ha fatto la prima carta con questo tipo di proiezione, cioè N. Mercatore; ma questi non è né il primo ad averne avuto l'idea (giacché Tolomeo vi aveva pensato 1500 anni prima), né colui al quale si deve il suo perfezionamento: Wright è stato il primo che ne ha fatto la dimostrazione e che ha insegnato un modo facile per costruirla, prolungando la linea meridiana con l'aggiunta continua delle secanti. [...] Nella carta di Mercatore la scala cambia in rapporto alle latitudini: se quindi un vascello naviga tra il 40 e il 50 della parallela di latitudine, i gradi dei meridiani sia queste due parallele dovranno servire da scala per misurare il percorso del vascello; da ciò deriva che, sebbene i gradi di longitudine siano uguali in lunghezza sulla carta, essi devono tuttavia contenere un numero ineguale di miglia o di leghe e che essi decresceranno man mano che si avvicineranno al polo, poiché sono inversamente proporzionali a una quantità che cresce continuamente.
Questa carta è assai valida anche se apparentemente errata: con l'esperienza si verifica che essa è molto precisa e nello stesso tempo di uso assai facile. Essa possiede infatti tutte le qualità richieste per l'uso della navigazione. La maggior parte dei marinai, dice Chambers, sembrano tuttavia non propensi a servirsene e preferiscono attenersi alla loro vecchia carta piana che è, come si è visto, assai difettosa. [...] Carta del globo. E' una proiezione così chiamata per la rassomiglianza che ha con il globo stesso e che è stata proposta in tempi recenti da Senex, Wilson e Harris: i meridiani sono in essa inclinati e i paralleli a eguale distanza fra loro e curvi; le rotte reali sono a spirale, come sulla superficie del globo. Questa proiezione è ancora poco conosciuta; non ne possiamo dire molto fino a che la sua costruzione e il suo impiego non avranno una maggiore pubblicità; tuttavia Chambers vi confida molte speranze poiché gode del privilegio del re d'Inghilterra, esce sotto la sua protezione, è approvata da diversi abili navigatori e tra l'altro dal dottor Halley, ed è stata sottoposta in Inghilterra alla prova di un esame molto severo. Chambers aggiunge che la proiezione è assai conforme alla natura e di conseguenza assai facile da concepire e che si è rivelata precisa anche sulle grandi distanze in cui i difetti, se ve ne fossero, sarebbero più vistosi. Si veda anche la geografia di Wolf.
Carte compilate per tutte le distanze. Sono quelle in cui non vi sono né meridiani né paralleli, ma che indicano la posizione dei luoghi per rotte e con la scala delle miglia. Sono in uso principalmente in Francia e soprattutto nel Mediterraneo. Sono disegnate senza eccessiva maestria e sarebbe quindi inutile voler rendere conto esattamente del modo di costruirle; si usano solo nei viaggi brevi.

D'Alembert