LATITUDINE
La latitudine indica la distanza di un punto dall'equatore, o l'arco di meridiano
compreso tra lo zenith di questo punto e l'equatore. La latitudine può
essere dunque settentrionale o meridionale, a seconda che il punto in questione
sia situato al di qua o al di là dell'equatore: al di qua nella parte
settentrionale che abitiamo, e al di là nella parte meridionale. Si dice
ad esempio che Parigi è situata a 48 gradi 50 primi di latitudine settentrionale.
I cerchi paralleli all'equatore sono detti paralleli di latitudine perché fanno conoscere le latitudini dei luoghi grazie alla loro intersezione col meridiano.
[...]
Si tratta ora di sapere come si determina la latitudine, ossia - il che è
poi lo stesso - l'elevazione del polo. Questa conoscenza è della più
grande importanza nei campi della geografia, della navigazione e dell'astronomia;
ecco il metodo per determinarla, sia per terra che per mare. Poiché il
polo è un punto matematico e non può essere osservato con i sensi,
la sua altezza non può a sua volta essere determinata nella stessa maniera
che quella del sole e delle stelle: per questo è stato concepito un altro
sistema per venirne a capo. Si comincia col tirare una meridiana. [...] Si piazza
un quadrante su questa linea, in modo che il suo piano sia esattamente su quello
del meridiano: si prende allora una stella vicina al polo che non tramonti,
per esempio la stella polare, e se ne osserva l'altezza maggiore e minore. Supponiamo
ad esempio che l'altezza maggiore sia indicata con SO e che la minore sia s0;
la metà PS o Ps della differenza fra questi due archi sottratta all'altezza
maggiore SO, o aggiunta alla minore s0, darebbe PO, l'altezza del polo sull'orizzonte
che è uguale, come si è detto, alla latitudine del punto. Si può
trovare la latitudine prendendo, con un quadrante o un astrolabio o una balestriglia,
l'altezza meridiana del sole o di una stella. Eccone il metodo. Si deve per
prima cosa rilevare la distanza meridiana del sole dallo zenith, che è
sempre il complemento dell'altezza meridiana del sole; fatto ciò, si
potranno verificare due casi: o il sole e lo zenith locale si trovano da parti
diverse rispetto all'equatore, e allora per avere la latitudine bisognerà
sempre sottrarre la declinazione conosciuta del sole dalla sua distanza dallo
zenith; oppure sole e zcnith si trovano dalla stessa parte rispetto all'equatore,
e allora può capitare ancora che la declinazione del sole sia maggiore
o minore della latitudine: ciò si potrà capire osservando se il
sole a mezzogiorno si trova più vicino o più lontano dallo zenit
rispetto al polo che si eleva sull'orizzonte. Se la declinazione è maggiore,
come accade spesso in zone torride, allora, per avere la latitudine, si dovrà
sottrarre dalla declinazione del sole la distanza di questo astro dallo zenith
locale; ma se la declinazione del sole deve essere minore della latitudine (sempre
immaginando sole e zenith dalla stessa parte dell'equatore), in quest'ultimo
caso per avere la latitudine bisognerà aggiungere la declinazione del
sole alla distanza di questo astro dallo zenith.
Se il sole o la stella non hanno declinazione o, nel caso del sole, se l'osservazione è fatta in un giorno in cui questo astro rimane sull'equatore, cioè
il giorno dell'equinozio, l'elevazione dell'equatore diventerà allora
uguale all'altezza meridiana dell'astro e di conseguenza questa altezza sarà necessariamente il complemento della latitudine.
Quest'ultimo metodo è più adatto agli usi della navigazione perché
più praticabile in mare, ma il primo è preferibile a terra. [
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D'Alembert