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Le
bilancelle venivano anche armate per la pesca del corallo (coralline).
Nel secolo scorso, da marzo a maggio partivano da Torre del Greco
dalle tre alle quattrocento imbarcazioni armate per la pesca del
corallo. Questi piccoli legni si avventuravano in Sicilia, in Sardegna
e in Corsica, sotto le coste algerine e tunisine, nelle isole di
Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera, in Catalogna e in Provenza.
Terminata la pesca, da agosto a ottobre, i marinai tornavano a Torre
del Greco, mentre i padroni si recavano a Livorno dove vendevano
il corallo pescato.
Questa tavoletta ci mostra tre imbarcazioni, certamente delle coralline
in cala {veniva così detta tutta una serie di manovre che iniziavano
con la calata in mare dell'ingegno e terminavano con il recupero dello
stesso e la pulizia dei grappoli di retazze). Infatti, possiamo notare
a poppa di ogni imbarcazione la cima che sorregge l'ingegno che serviva
a strappare i preziosi rami di corallo dal fondo. Dalla corallina sulla
sinistra vediamo levarsi del fumo che testimonia la presenza di un incendio
a bordo, Questa mostra la vela latina al vento e il fiocco ammainato,
Evidentemente si trovava nel bel mezzo della cala quando si è
sviluppato l'incendio a bordo ed era intenta a trascinare l'ingegno
sul fondo.
Le due barche coralline di destra invece sono apparentemente terme con
le vele ammainate, evidentemente impegnate a recuperare l'ingegno.
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