“Difficoltà
e lotte”
“Che cosa impedì alla Civita di tradurre in realtà
i suoi propositi, da lei fermamente nutriti, come tutti gli altri che
la guidarono nella sua missione sociale? Purtroppo la stupida malvagità,
l'ingorda avidità di guadagno degli uomini, la fiacca azione governativa
prima e infine l'intervento distruttore del fascismo. Non è possibile
qui riassumere le tristi vicende, che accompagnarono la SPEM nella presa
di possesso e nell'avvio all'utilizzazione dei luoghi di Capo Miseno,
cui si sarebbe congiunta l'opera relativa anche alle 'scugnizze'. Basti
dire che, ottenuta dal governo nel '23 la concessione dei laghi fino ad
allora sfruttata con lauti guadagni a danno dello Stato da privati, costoro
sferrarono una campagna denigratoria, che raggiunse le forme delle calunnie
più volgari nei riguardi delle persone e dell'ente della SPEM,
fidando di poter con gli intrighi ritornare in possesso della concessione
stessa. Così il tempo passò e quando finalmente la scuola
Pescatori e Marinaretti potette iniziarne l'uso i laghi furono trovati
i condizioni pessime, con i canali di sbocco ostruiti, le saracinesche
rotte, il fondo di pesca pressoché distrutto dall'irrazionale sfruttamento
condotto e così di seguito. Il problema dei mezzi finanziari, indispensabili
per rimettere in efficienza i laghi e creare gli edifici necessari alla
residenza sul posto degli allievi della SPEM, fu un grave scoglio da sormontare.
Un aiuto venne, nel '25, dalla fusione dell'asilo Wan den Henvel con la
scuola Pescatori e Marinaretti. La signora Wan Den Henvel, un'olandese
sposata a un italiano, aveva lasciato una cospicua eredità per
la costituzione di un Asilo con finalità analoghe a quelle della
Nave 'Caracciolo', onde fu possibile venire alla fusione suddetta. Così,
tutto un lavoro organico e a base strettamente scientifica ebbe inizio
per lo sfruttamento dei laghi e cioè per la vita della SPEM.
Sui laghi mancavano, però, gli edifici necessari per ospitare i
ragazzi, cosicché fu necessario utilizzare un vecchio fabbricato,
che potette accoglierne pochi: perciò, vennero istituiti dei turni
in modo che, mentre un gruppo risiedeva sulla 'Caracciolo' ove riceveva
la istruzione terriera, un altro gruppo permaneva sui laghi ove riceveva,
da esperti in materia, l'istruzione pratica di ostricultura e pesca dei
laghi. Contemporaneamente, intorno al Fusaro, anche per secondare una
finalità specifica dell'Asilo Wan Den Henvel, fu iniziata la preparazione
dei terreni per culture di vario genere, alcune delle quali (come quella
della canna, di ortaggi, di piante medicinali, di lino, ecc.) incominciavano
felicemente a prosperare, quando tutto venne nel '33 bruscamente interrotto,
anche qui, come nel '28 per la 'Caracciolo', dai fascisti, i quali vollero
impossessarsi dei laghi a scopo speculativo e finirono col mandare via
anche i giovani pescatori! Scomparve, così, una fonte di salvezza
morale e fisica di tante vite!”.
Olga
Arcuno, agosto 1949 |