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    L'ultima tavoletta votiva presentata, datata 17 agosto 1888, ci mostra una goletta. Questo veloce bastimento a due alberi diffusosi presso tutte le marinerie, grazie alla facilità di manovra e al ridotto equipaggio imbarcato, incontrò anche nelle nostre zone un discreto successo, specialmente come nave mercantile. Le golette erano armate con due alberi, trinchetto e maestro, leggermente inclinati verso poppa, portanti vele auriche: randa e controranda e sul bompresso due o più fiocchi. La goletta che presentiamo ci appare nel bel mezzo di un fortunale. Tutte le vele sono state imbrigliate a eccezione di un fiocco e della randa di trinchetto. È da notare, in questo dipinto, l'accuratezza con cui sono state raffigurate le varie manovre.
Concludo questa mia breve panoramica sulle imbarcazioni tipiche dell'Ottocento, presenti nelle tavolette votive del Beato Vincenzo Romano, con la convinzione di aver solo aperto un capitolo sulla storia della marineria locale del secolo scorso, e questo mio lavoro vuole essere un doveroso omaggio a quanti costruirono e navigarono questi legni. Infine, il mio ringraziamento va a don Nicola Ciavolino, uomo di rare virtù, autentico sacerdote e studioso attento, che seppe alimentare in me l'interesse per lo studio delle tavolette votive marinare.