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    In quest'immagine ci troviamo di fronte a un incendio a bordo. L'imbarcazione ci appare in vista della costa e semiaffondata. Il fatto apparentemente strano è che, nonostante la gravità della situazione, sia il padrone, che vediamo al suo posto al timone, che l' equipaggio impegnato alle manovre, non sembrano intenzionati ad abbandonare l'imbarcazione. Evidentemente, data la vicinanza con la costa, stanno tentando di portare l'imbarcazione ad arenarsi sul basso fondale, spegnendo così l'incendio e salvando l'imbarcazione o almeno parte del carico e dell' attrezzatura.
Il bastimento, a giudicare dalle generose dimensioni e dalla forma della poppa, è quasi certamente una tartana da trasporto costiero, lunga apparentemente 20-22 metri. Questo piccolo bastimento usato per la pesca e per il traffico è caratterizzato da uno scafo leggero, con prua poco slanciata, poppa acuta come la prua, panciuta nella parte maestra (centrale) dalle trenta alle sessanta tonnellate, con un equipaggio dai dieci ai dodici uomini.
Sulle imbarcazioni in legno dei secoli scorsi, gli incendi a bordo, che tra l'altro erano abbastanza frequenti data la presenza del fuoco nella cucina e l'uso di lampade a combustibile liquido, portavano nella quasi totalità dei casi alla perdita della nave e il più delle volte anche degli uomini imbarcati. Ancora oggi, nonostante l'uso di materiali ignifughi e i moderni mezzi di prevenzione e di estinzione, l'incendio a bordo è uno dei sinistri marittimi maggiormente temuto dal navigatore.